Riscontro (solo) di alcune criticità che, a seguito il riversamento dati (storie lavorative) dal programma S@i al programma Sil, ripetutamente vengono affrontate dall'operatore di sportello per gli aggiornamenti S.A.P. e le relative certificazioni (posizione occupazionale, certificazione storica, invio s.a.p. ecc).
Questa situazione,che giova ricordare, si ripete ormai costantemente su un considerevole numero di utenti , rallenta, con ovvi disagi per l’utenza, l’operato dei pochi colleghi, oltre, a produrre tensioni e malumori durante le attività di fronte office.
Il suddetto lavoratore appare sulla piattaforma S@i :DISOCCUPATO, status che ai sensi del Dlgs 150/2015, risulta essere quello effettivo, mentre, sulla piattaforma SIL: CESSATO NON RIENTRATO, posizione, sanabile attraverso la procedura “redditi sanati”, dopo una serie (comunque) farraginosa di operazioni, riporta lo status corretto di “DISOCCUPATO”.
Ciò nonostante, sanata la posizione del lavoratore, rimane, ad ogni modo, il (non poco rilevante) problema delle certificazioni.
In particolare, per le certificazioni storiche, è pacifico rilevare come nel sistema SIL (nonostante le procedure di “validazioni”) siano presenti diverse incongruenze.
Nello specifico, dalle analisi delle sottostanti citate tabelle, si rileva come nella tabella S@I i rapporti di lavoro sono consequenziali e leggibili mentre nella tabella SIL (quindi nella scheda anagrafica professionale) appaiono dati e rapporti di lavoro ridondanti, oltre, all'assenza di interi periodi di lavoro effettuati dal lavoratore, mettendo (giova ribadirlo) a dura prova anche il più esperto degli operatori del settore.
RISPOSTA
In merito alla mail sotto citata, ti riporto quanto segue:
1. La posizione del lavoratore, in realtà era parziale perché in tabella di appoggio risultavano ben 22 movimenti in attesa di validazione. Questi movimenti non venivano protocollati in quanto esistevano per il lavoratore stati occupazionali inseriti manualmente, fattore che bloccata il passaggio dei movimenti mancanti. Una volta eliminati gli stati occupazionali manuali, ben 17 dei 22 movimenti sono stati validati, dove i restanti 5 sembrano essere doppioni residuali di movimenti già presenti. Laddove l’operatore riscontri mancanza di altri movimenti, fammi indicare quali movimenti mancano, preferibilmente allegando la CO originale;
2. Al fine di verificare che lo stato occupazionale del lavoratore fosse congruente con quanto previsto dalla legge, è stata reinserita una nuova dichiarazione sanatoria dei redditi, identica alla precedente ma che include i nuovi movimenti validati. Lo stato occupazionale corrente per il lavoratore è, come chiesto, “Disoccupato”.
Nessun commento:
Posta un commento